Stefano Lo Cicero

LEO STROZZIERI

Critico d’arte

Lettera

Gentilissimo Lo Cicero,
io mi sento mortificato, ma il mio assistente solo ora, a distanza di ormai 5 mesi da quando ella mi fece recapitare la sua monografia, mi sottopone la sua richiesta di avere un mio parere sulla sua opera. Lei avrà saputo che io ho avuto un ictus che mi ha bloccato la parte sinistra del corpo e purtroppo ora anche il mio lavoro dipende dagli altri.
Al di là di questo disguido, le posso assicurare che la sua ricerca, la ritengo interessante perché riesce ad essere attuale pur rimanendo ancorata ad una impostazione classica ed umanistica dell’arte. Figure e personaggi fuoriescono dal magma materico, grazie ad un atto demiurgico dell’artista che ben ha in mente la struttura iconica da perseguire.
Ovviamente il richiamo alla grande lezione espressionistica e informale è evidente, però esiste un modo tutto personale di affrontare le varie tematiche con un notevole interesse luministico come si conviene ad un artista di cultura mediterranea.
Quanto alla ricerca plastica, straordinaria è la facilità con cui vengono proposti i valori formali secondo una prassi artigianale che pochi, ai giorni nostri, conoscono così bene.
Complimenti e tanti auguri per la sua attività.
Da: Manoscritto firmato – Pescara, ottobre 2005