Stefano Lo Cicero

PIERO LONGO

Scrittore, Poeta, Critico d’Arte

Stralcio

…Da quelle atmosfere così pacatamente tristi e suggestive, si sprigiona ora una sorta di critica emotiva e una capacità di penetrazione e partecipazione che sanno comunicarsi anche all’osservatore più distratto…
Da: Depliant Galleria “Club Magistrale” – Palermo, dicembre 1971

Personale di Stefano Lo Cicero alla Galleria “La Tela”

In questa sua ultima produzione abbiamo visto un Lo Cicero tecnicamente più coerente e maturo che pur continuando a esprimere quel suo mondo sognante di figure e paesaggi che già conoscevamo, amplia la sua dimensione pittorica introducendo nella sua tematica fatti e avvenimenti di cronaca come in “Terremoto 1968” che sanno esprimere compiutamente una tensione drammatica attraverso linee e colori che conoscono la sobrietà.
Ci si riferisce particolarmente a quella “Figurina in rosa” e a “Profughi” dove si nota come la stessa tecnica del “colore evanescente” cioè di quel colore disteso su piani che non hanno contorni nitidi ma sfumati e degradanti, sappia dare risultati artistici pienamente rispondenti elle diverse emozioni del pittore.
Questa forza e questa comunicativa, quasi un “adagio” penetrante di azzurri e rosa tenui (colori preferiti dal pittore) che esplodono sommessamente e senza stridori, fanno di Lo Cicero un pittore attendibile e della sua, una vera presenza artistica che non bisogna lasciarsi sfuggire.
Da: Rivista "Il Cormorano" – Palermo, maggio 1970